La Sicilia regina delle truffe all’Unione Europea

Quando c’è da fregare la Sicilia  e il siciliano è sempre tra i più furbi e questo certamente non è una notizia da sbattere in prima pagina e neanche un vanto da mettere in evidenza, ma purtroppo bisogna fare i conti con un bilancio che vede l’abilità di tanta gente che si nasconde dietro le quinte per cercare di arricchirsi con un lavoro “facile” e alle spalle di tanta gente che attende veramente quei fondi. La Corte de i Conti ha calcolato che le frodi in Sicilia ammontano a circa 170 milioni di euro e i settori in cui spicca l’abilità del siciliano è quella della Formazione,pesca e innovazione.

Settori dove L’Unione Europea mette a disposizione “per i buoni” soldi da poter sfruttare per cercare di alleviare il principale fattore negativo della terra siciliana, è cioè quella del lavoro. Anche l’agricoltura è un settore in cui tanti sono i fondi elargiti per le terre e coltivatori siciliani, fondi da sfruttare per altri scopi ma, che prendono sempre vie traverse. I raggiri più consistenti vengono messi in pratica ai danni del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr), sul
quale tra irregolarità e frodi pendono complessivamente 242,2 milioni, l’80% (102,4 milioni) tutti di derivazione regionale. E tra questi sempre la Sicilia, che da sola somma 95 milioni, il 90% di tutte le pendenze regionali. Anche per i Fondi sociali europei la situazione nno muta tanto con 73 muilioni sotto osservazione di cui 71,3 sono imputabili alla Sicilia, di vari progetti di programmazione del 2000-2006 a cui ci sono dei procedimenti penali in corso e se a questo aggiungiamo i corsi di Formazione Professionali possiamo tirare un bilancio provvisorio attuale, visto anche l’arresto del Presidente dell’Anfe dei giorni scorsi e cioè Paolo Genco.

Situazione che non porta a niente di buono visto la crisi e, mette ancor di più in cattiva luce, l’isola e non solo, visto che dietro tutto questo si nasconde sempre qualcosa più grande di un semplice sospetto e dove la Guardia di Finanza certamente non stà a guardare…!

 

Antonio David

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